LIVE WEBINAR | La certificazione per la parità di genere UNI/PdR 125:2022

In un mercato sempre più esigente in tema ESG, la certificazione sulla parità di genere UNI/PdR 125:2022 non è solo un impegno etico ma rappresenta un’opportunità concreta per le aziende italiane.

Questa certificazione permette, infatti, di ottenere concreti vantaggi competitivi in termini di reputazione, accesso a incentivi e attrattività verso talenti e investitori.

In particolare, le aziende certificate UNI/PdR 125:2022 possono beneficiare di:

  • Sgravi contributivi;
  • Premialità nei bandi pubblici e appalti, anche in ambito PNRR;
  • Miglioramento del rating finanziario e quindi accesso a condizioni di finanziamento più vantaggiose;
  • Effetti positivi su produttività e abbassamento del turn-over di dipendenti;
  • Allineamento agli obiettivi ESG, sempre più richiesti dal mercato.

 

Partecipa giovedì 23 ottobre dalle 14:30 alle 16:00, al live webinar gratuito con gli esperti ISAQ Consulting! Approfondiremo insieme tutti i vantaggi della certificazione e conosceremo l’iter per ottenerla. Potrai rivolgere le tue domande agli esperti e chiedere consigli per la tua impresa.

 

La partecipazione è gratuita, i posti sono limitati.

Riserva ora il tuo posto al webinar compilando il modulo di iscrizione: clicca qui

Certificazione Parità di Genere UNI/PdR 125:2022: un vantaggio competitivo per le imprese

Certificazione per la parità di genere UNI-PDR 125:2022

In un mercato sempre più attento ai temi ESG (Environmental, Social, Governance), la certificazione sulla parità di genere UNI/PdR 125:2022 rappresenta un’opportunità concreta per le aziende italiane. Non solo un impegno etico, ma anche un vantaggio competitivo in termini di reputazione, accesso a incentivi e attrattività verso talenti e investitori.

 

Cos’è la certificazione UNI/PdR 125:2022?

La UNI/PdR 125:2022 è una Prassi di Riferimento pubblicata da UNI che definisce criteri e indicatori per valutare l’impegno delle organizzazioni nella promozione della parità di genere. Si basa su sei aree chiave:

  • Cultura e strategia;
  • Governance;
  • Processi HR;
  • Opportunità di crescita e inclusione;
  • Equità salariale;
  • Conciliazione vita-lavoro e tutela della genitorialità.

Per ottenere la certificazione, l’azienda deve raggiungere almeno il 60% dei KPI richiesti. La validità è triennale, con monitoraggi annuali.

Perché certificarsi? I vantaggi per le imprese

Le aziende certificate UNI/PdR 125:2022 possono beneficiare di:

  • Sgravi contributivi fino all’1%;
  • Premialità nei bandi pubblici e appalti, anche in ambito PNRR;
  • Miglioramento della reputazione aziendale;
  • Maggiore attrattività verso talenti e investitori;
  • Clima aziendale più inclusivo, con effetti positivi su produttività e abbassamento del turn-over di dipendenti;
  • Allineamento agli obiettivi ESG, sempre più richiesti dal mercato.

Come ISAQ Consulting ti accompagna alla certificazione

ISAQ Consulting, società del gruppo Confcommercio Pistoia e Prato, offre un servizio completo e personalizzato per accompagnare le imprese nel percorso di certificazione:

  • Analisi preliminare e gap analysis;
  • Supporto nella definizione del sistema di gestione;
  • Formazione per personale e management;
  • Assistenza nella raccolta e monitoraggio dei KPI;
  • Preparazione alla verifica con enti accreditati;
  • Supporto post-certificazione per il miglioramento continuo.

Un investimento strategico per il futuro

Investire nella parità di genere non è solo una scelta etica, ma una leva strategica per la crescita sostenibile. ISAQ Consulting è al tuo fianco per guidarti passo dopo passo verso la certificazione UNI/PdR 125:2022.

Contattaci per una consulenza gratuita

📧 info@isaqconsulting.it

📞 +39 0573 308142

UNI 159:2024: la prima prassi di riferimento per il lavoro inclusivo delle persone con disabilità

La prassi di riferimento UNI 159:2024 Lavoro inclusivo delle persone con disabilità – Indirizzi operativi definisce degli indirizzi operativi in ordine all’attuazione di politiche inclusive di lavoro per le persone con disabilità nelle organizzazioni.

Il documento, elaborato dal Tavolo “Lavoro inclusivo nelle imprese lombarde” condotto da UNI, sottolinea già dalle sue primissime righe come l’argomento trattato sia “una delle grandi sfide culturali che oggi la società moderna, le Nazioni e il mercato del lavoro si stanno trovando ad affrontare”. La prassi presentata è strutturata per essere applicata alle organizzazioni di qualunque tipologia, dalle piccole fino alle medie e grandi dimensioni.

 

La UNI/PdR 159/2004 in tre punti

La UNI/PdR 159:2024, “Lavoro inclusivo delle persone con disabilità – Indirizzi operativi”:

  1. Politiche inclusive: Definisce le politiche che le organizzazioni dovrebbero adottare per creare ambienti di lavoro inclusivi. Tra queste, l’adeguamento delle postazioni di lavoro, l’eliminazione delle barriere architettoniche e digitali, la collaborazione con enti territoriali per l’inserimento lavorativo.
  2. Azioni e monitoraggio: Delinea le azioni specifiche che le organizzazioni dovrebbero pianificare e attuare, come la gestione flessibile degli orari di lavoro e la presenza di un piano strategico di inclusione. Inoltre, è prevista una check-list per monitorare e valutare l’applicazione delle politiche inclusive.
  3. Valore dell’inclusione: Sottolinea come l’inclusione delle persone con disabilità non sia solo un obbligo etico, ma un valore aggiunto che migliora la produttività generale dell’organizzazione, valorizzando le competenze e le diversità individuali.

 

Perché adottare la UNI/PdR 159/2004?

Adottare la UNI/PdR 159:2024 nella propria organizzazione non soltanto contribuisce a creare una società più equa e inclusiva ma offre numerosi vantaggi, in quanto rappresenta un investimento in termini di Responsabilità Sociale d’Impresa con comprovate ricadute positive. Ecco i principali:

  • Miglioramento dell’Employer Branding: Le imprese che promuovono l’inclusione sono percepite come più etiche e socialmente responsabili. Migliorando la loro reputazione, sono attrattività sul mercato del lavoro.
  • Attrazione di talenti: Un ambiente di lavoro inclusivo attrae una gamma più ampia di candidati, offrendo all’impresa la possibilità di acquisire collaboratori con competenze ed esperienze uniche e diversificate, e arricchendo così il capitale umano dell’azienda.
  • Aumento della produttività: Valorizzare le competenze delle persone con disabilità può portare a un miglioramento della produttività generale, grazie alla diversità di prospettive e alle soluzioni innovative che queste persone possono offrire.
  • Incentivi economici: Le imprese che adottano la UNI/PdR 159:2024 possono beneficiare di supporti finanziari e incentivi economici, sulla base di bandi specifici.
  • Ambiente di lavoro migliore: Un ambiente di lavoro inclusivo migliora il clima aziendale, riducendo il turnover e aumentando la soddisfazione dei dipendenti.
  • Conformità normativa: Aderire a questa prassi di riferimento aiuta le aziende a essere conformi alle normative vigenti in materia di inclusione e diritti delle persone con disabilità.

 

Implementare politiche inclusive in azienda richiede un approccio strategico e ben pianificato.

I nostri esperti sono a disposizione per accompagnare la tua impresa nell’adozione della UNI/PdR 159:2024. Contattaci allo 0573 308142 oppure chiedi al tuo consulente ISAQ Consulting di fiducia.

Sostenibilità e parità di genere. Le opportunità delle certificazioni per le PMI

Le piccole e medie imprese che implementano e certificano sistemi di gestione per la sostenibilità ambientale e la parità di genere possono beneficiare di numerosi vantaggi. Queste certificazioni non solo migliorano l’immagine aziendale, ma facilitano anche l’accesso a finanziamenti, agevolazioni e bandi pubblici. Le PMI certificate sono spesso preferite nei processi di selezione per bandi e gare d’appalto, poiché dimostrano un impegno concreto verso pratiche sostenibili e inclusive.

 

Sostenibilità ambientale: i vantaggi della certificazione UNI EN ISO 14001:2025 per le PMI

La certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2025 attesta che un’azienda ha implementato un sistema di gestione ambientale efficace, riducendo l’impatto ambientale delle proprie attività. Questo può tradursi in una maggiore efficienza operativa, riduzione dei costi e miglioramento della reputazione aziendale.

Le aziende certificate possono dimostrare ai clienti e agli stakeholder il loro impegno verso la sostenibilità, aumentando così la fiducia e la fedeltà del cliente. Inoltre, molte amministrazioni pubbliche e organizzazioni richiedono questa certificazione come requisito per partecipare a bandi e gare d’appalto. Un esempio su tutti sono i bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che premiano le aziende con certificazioni ambientali con punteggi aggiuntivi, facilitando l’accesso ai fondi.

Nel caso specifico della Regione Toscana, sono numerosi i casi di bandi e contributi che hanno facilitato e facilitano le imprese con certificazioni di sostenibilità ambientale. Tra questi, i contributi del Programma regionale FSE+ 2021-2027 per la Transizione Digitale ed Ecologica, e il recente bando PR FESR 2021-2027 azione 1.3.2. “Sovvenzioni per l’abbattimento degli interessi e delle commissioni di garanzia su finanziamenti di importo fino a 50 mila euro”, che prevede una specifica linea di sovvenzioni per progetti “green”.

 

Parità di genere: i vantaggi della certificazione UNI/PDR 125 per le PMI

La certificazione di un sistema di gestione della parità di genere UNI/PDR 125, invece, dimostra l’impegno dell’azienda nel promuovere l’uguaglianza di genere e creare un ambiente di lavoro inclusivo.

Questa certificazione prevede l’adozione di specifici indicatori di performance (KPI) in sei aree di valutazione, tra cui cultura e strategia, governance, processi, risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne, equità remunerativa e tutela della genitorialità.

Le aziende certificate possono accedere a contributi e agevolazioni specifiche, oltre a ottenere punteggi più alti nei bandi pubblici. Ad esempio, la Regione Lombardia offre contributi significativi alle PMI per coprire i costi di certificazione e migliorare la loro competitività; la Regione Puglia ha lanciato bandi che premiano le aziende con certificazioni di parità di genere, facilitando l’accesso ai finanziamenti. La Regione Toscana ha lanciato negli ultimi anni vari bandi a sostegno delle imprese che hanno deciso di implementare sistemi di gestione certificati UNI/PDR 125, nell’ambito del Programma regionale FSE 2014-2020 e del PNRR.

 

Altri vantaggi per le PMI delle certificazioni di sostenibilità ambientale e di parità di genere

Oltre ai vantaggi diretti in termini di accesso a finanziamenti e agevolazioni, le certificazioni di sostenibilità ambientale e di parità di genere possono anche migliorare la competitività delle PMI sul mercato. Le aziende certificate sono percepite come più responsabili e affidabili, attirando così nuovi clienti e partner commerciali. Inoltre, l’adozione di pratiche sostenibili e inclusive può portare a un miglioramento del clima aziendale, aumentando la soddisfazione e la produttività dei dipendenti.

In sintesi, le certificazioni di sostenibilità ambientale e di parità di genere rappresentano un investimento strategico per le PMI, migliorando la loro competitività e facilitando l’accesso a opportunità di finanziamento e agevolazioni. Le aziende che scelgono di certificarsi dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità e l’inclusione, ottenendo così un vantaggio competitivo significativo nel mercato odierno.

Per maggiori informazioni, contatta i nostri esperti di salute e sicurezza sul lavoro allo 0573 308142 oppure chiedi al tuo consulente ISAQ Consulting di fiducia.

Webinar 6 ottobre 2022 | Certificazione per la parità di genere nei luoghi di lavoro

Sai che le imprese che dimostrano di diminuire il divario di genere al loro interno attraverso azioni concrete hanno diritto a sgravi contributivi?

Con la legge 162/2021 è stata introdotta la certificazione della parità di genere, che ha l’obiettivo di incentivare le aziende a ridurre le differenze tra uomo e donna in ambito lavorativo.

Ma come si ottiene? Quali sono i requisiti e i vantaggi per le aziende?
Scoprilo partecipando al webinar gratuito organizzato da Isaq Consulting giovedì 6 ottobre. Insieme agli esperti del settore, analizzeremo quali sono i vantaggi offerti dalla certificazione e gli adempimenti normativi da rispettare.

L’appuntamento è dalle 14:30 alle 16:30 sulla piattaforma Zoom.

Iscriviti tramite il form al seguente link: https://forms.office.com/r/tUyJJUtRPQ

Webinar 14 luglio: Modello organizzativo 231 e criteri di ecosostenibilità

Quali vantaggi comporta per le PMI l’integrazione tra i modelli di prevenzione dei reati e i criteri di ecosostenibilità?

Le connessioni tra le logiche del D.lgs. 231/01 e l’adozione dei modelli di business ecosostenibile sono molteplici. Il quadro normativo attuale richiede lo sviluppo di piani di sostenibilità per governare specifiche aree di rischio, creando vantaggi competitivi.

Ma in cosa consiste il modello 231? E quali opportunità fornisce un approccio sostenibile?

Per avere tutte le risposte, non perderti l’appuntamento giovedì 14 luglio dalle 14:30 alle 16:30 in aula virtuale Zoom, in collaborazione con ESG Italia.

Con l’intervento di professionisti del settore, parleremo di:

Avv. Francesca Donati, Consulente Isaq Consulting – “Il modello organizzativo 231: inquadramento introduttivo generale
Dott. Corrado Bei, Managing Director ESG Italia – “Il D.Lgs. 231/2001 e criteri ESG: Un approccio integrato. L’importanza della governance e della gestione dei rischi nel nuovo paradigma ecosostenibile
Avv. Aurora Cavo, Consulente Isaq Consulting – “Il MOG e le sfide della responsabilità tra compliance e sostenibilità
Avv. Lavinia Vizzoni, Consulente Isaq Consulting, e Dott. Corrado Bei – Conclusioni e prospettive
Question Time 

Per partecipare iscriviti gratuitamente al form di seguito: https://forms.office.com/r/A3jNPieMXr

SAVE THE DATE: 11/12 Corso di formazione “UNI EN ISO 45001 – La norma sui sistemi di gestione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”

SAVE THE DATE: 11/12 Corso di formazione “UNI EN ISO 45001 – La norma sui sistemi di gestione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”
UNI EN ISO 45001 – La norma sui sistemi di gestione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Ne parleremo al corso di formazione organizzato da Isaq Consulting Srl e Omnia Scrl, agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana, venerdi’ 11 Dicembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 in modalità videoconferenza.

L’incontro è rivolto a datori di lavoro, dirigenti, responsabili aziendali, liberi professionisti e consulenti aziendali e ha l’obiettivo di far conoscere i requisiti della norma ISO 45001 e comprenderne i principali cambiamenti rispetto alla OHSAS 18001, illustrare le modalità per l’adeguamento di un sistema OHSAS 18001 ai requisiti della ISO 45001 e i vantaggi di un’azienda dotata di un sistema di salute e sicurezza certificato.

Nel dettaglio, Angela Giannoccaro – docente Isaq Consulting Srl con esperienza pluriennale in materia di sistemi di gestione – ci parlerà di:

    • Pubblicazione della UNI EN ISO 45001
    • Nuovi obiettivi dello standard internazionale
    • Le principali novità nei requisiti
    • La struttura di alto livello
    • Requisiti  della ISO 45001: novità e modifiche
    • Indicazioni per la transizione
    • Ottenere e mantenere la certificazione
    • Il vero significato della certificazione
    • I vantaggi dell’impresa certificata ISO 45001

La partecipazione è gratuita.

E’ inoltre possibile richiedere l’attestazione di frequenza del corso valida come aggiornamento normativo Rspp/Aspp, Rls, Dirigenti, Preposti (per 4 ore/crediti) al costo di €90 oltre iva.

 

Info & Iscrizioni:
tel. 0573 308142, mail: irene.lauria@isaqconsulting.itpistoiaformazione@confcommercio.ptpo.it

Seminario D.Lgs 231/01 ai tempi del Covid-19

D.Lgs 231/01 ai tempi del Covid-19: Responsabilita’ amministrativa degli enti e Modelli organizzativi.

Ne parleremo al seminario organizzato da Isaq Consulting srl e Omnia scrl, agenzia formativa accreditata presso la Regione Toscana, Venerdì 2 Ottobre alle 14.30 presso Confcommercio sede di Pistoia, Viale Adua, 128.
L’incontro è rivolto a datori di lavoro, dirigenti, responsabili aziendali, liberi professionisti e consulenti aziendali ed ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le nozioni di base necessarie  a comprendere gli obblighi previsti dal D.Lgs 231/2001 ai tempi del Covid-19.
Vari i temi affrontati: dai reati e le sanzioni previsti dal Decreto, al Modello Organizzativo Gestionale, all’Organismo di Vigilanza, ad un focus specifico sull’equiparazione ad infortunio del contagio da Covid-19 sul luogo di lavoro.

Il corso è valido come aggiornamento Rspp/Aspp, Dirigenti, Preposti (4 ore/crediti).
La partecipazione è gratuita, mentre per il rilascio dell’attestazione di frequenza il costo è di € 90,00 + iva.

Ricordiamo che per esigenze legate al rispetto delle normative anti-contagio, la partecipazione sarà riservata ad un massimo di 24 persone.

Info & Iscrizioni:
tel. 0573 308142
mail irene.lauria@isaqconsulting.itpistoiaformazione@confcommercio.ptpo.it

MODELLO ORGANIZZATIVO 231: TRA OPPORTUNITA’ E BENEFICI

Che cos’è il Modello Organizzativo 231?
E’ uno strumento previsto dal D.Lgs. n. 231/2001 destinato alle imprese che desiderano implementare un metodo volto alla prevenzione, gestione e minimizzazione dei rischi collegati a una serie di reati che possono provocare danni aziendali, di ingente entità, di natura finanziaria, reputazionale ed organizzativa.
La normativa indicata ha introdotto la responsabilità amministrativa delle società: ciò significa che se una persona che riveste le funzioni di rappresentanza, direzione o vigilanza dell’ente, commette un reato previsto dal decreto (cd. “reati 231”, tra cui: reati societari; reati sul tema della salute e sicurezza dei lavoratori; reati ambientali…), l’impresa è punibile con sanzioni di natura pecuniaria (fino ad un massimo di € 1.549.000) e interdittiva, a meno che:
1) L’azienda abbia precedentemente adottato ed efficacemente attuato modelli organizzativi di gestione idonei a prevenire i reati 231
2) L’azienda abbia affidato ad un proprio organizzo di vigilanza (chiamato ODV) il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli.

Quali sono, in concreto, i benefici dell’attuazione del Modello Organizzativo 231?
L’impresa, innanzitutto, ottiene un primario beneficio organizzativo: il Modello prevede infatti all’azienda di tutelarsi, evitando gravose sanzioni qualora venga commesso uno dei reati 231.
Inoltre, il Modello, consente di definire una procedura di gestione del rischio organizzativo, assettando le procedure ed i regolamenti interni aziendali. Dotarsi di un Modello 231 rappresenta un’azione che l’impresa compie per gestire e minimizzare, in modo sistematico, una serie di rischi presenti in azienda come quelli legati alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e alla lotta alla corruzione.
Le imprese che sono in grado di governare, in maniera strutturata, tali rischi saranno quelle che genereranno un valore di lungo periodo, migliorando al contempo la propria posizione di mercato e la propria reputazione, aspetti fondamentali per instaurare solide partnership commerciali ed acquisire la fiducia di clienti e consumatori.

Sentenza n.8/2019: la centralità del Modello organizzativo 231 secondo la Corte di Cassazione anche in tema di reati colposi. La responsabilità amministrativa dell’azienda può insorgere anche in presenza di reati di natura colposa in materia di sicurezza sul lavoro. Secondo la Suprema Corte, l’ente incorre nelle sanzioni 231 se l’autore del reato viola sistematicamente le norme affinché l’impresa ne riceva un qualche beneficio (ad esempio riduzione dei costi, aumento della produzione, velocizzazione dei processi ecc..), poiché i reati colposi sono pienamente compatibili con il presupposto oggettivo della responsabilità dell’impresa. Risulta, in questo caso, determinante ai fini sanzionatori la predisposizione di un Modello Organizzativo adeguato.

Nota a cura dell’Avv. Lavinia Vizzoni